Principali cause e fattori di rischio

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Quali sono le principali cause e fattori di rischio

Dopo anni di discussione, gli Esperti sono giunti a riconoscere che l’EP è un disturbo neurobiologico e organico, con una minore attenzione alle problematiche di ordine psicologico che invece, negli anni passati, rivestivano un ruolo centrale.

Fattori fisiologici e genetici

L’eiaculazione permanente (primaria) riconosce una serie di possibili cause tra cui:

  • anomalie della trasmissione di alcuni mediatori nervosi tra cui soprattutto la serotonina (5-HTT) che è stata dimostrata essere il mediatore che riveste un ruolo centrale nel controllo dell’eiaculazione.

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OLT (Orgasmic Latency Time) e di PORT (Post Orgasmic Refractory Time), periodo refrattario post-orgasmico.

  • ipersensibilità del glande (e più in generale del pene); in pratica, si ipotizza che vi sia un’ipereccitabilità dei riflessi a livello dell’apparato genitale maschile, anche se ad oggi non c’è in realtà un consenso unanime su questo tipo di meccanismo fisio-patologico.
  • fattori genetici; recentemente è stata messa in evidenza da alcuni studi la presenza di un cosiddetto polimorfismo per il gene che codifica il trasportatore della serotonina (5-HTT); al contrario, altri studi hanno dimostrato che non necessariamente figli di soggetti con eiaculazione precoce presentano lo stesso tipo di disturbo, per cui potrebbero avere una grande importanza anche fattori ambientali.

 

Tutti questi meccanismi congeniti di natura neurobiologica possono essere sostenuti e rafforzati da problematiche psicologiche che subentrano successivamente : si viene a creare cioè un circolo vizioso che auto-sostiene e rende più evidente il problema clinico.

Nel caso dell’eiaculazione secondaria (acquisita), invece, è fondamentale riconoscere la causa che ha determinato il disturbo dell’eiaculazione in un uomo che, fino a quel momento, ha avuto eiaculazioni normali.
Tra le cause principali possono esserci:

  • ipertiroidismo (circa il 50% degli uomini ipertiroidei soffre di eiaculazione precoce);
  • prostatiti croniche e, più in particolare, il dolore pelvico cronico. Si stima addirittura che soggetti con disturbi infiammatori della prostata presentino problemi di EP in una percentuale che va dal 26 al 70%.

 

 

 

 

Fonti
AOGOI-SIU – Le disfunzioni sessuali della coppia. Conferenza stampa, Senato, Roma, 22 luglio 2013

De Vanna M, Del Pup L, Carlino D – Principi di sessuologia clinica. Società Editrice Universo, Roma, 2011

Jannini EA, Lenzi A, Maggi M – Sessuologia medica. Elsevier Masson 2007; cap. 12

Donatucci CF – Etiology of ejaculation and pathophysiology of premature ejaculation. J Sex Med 2006; 3(4): 303-8

Rowland DL et al –Seld-reported premature ejaculation and aspects of sexual functioning and satisfaction. J Sexual Med 2004; 1: 225-232