Anorgasmia ed eiaculazione precoce

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Anorgasmia ed eiaculazione precoce

Le donne che hanno partner con EP raggiungono l’orgasmo con minore frequenza rispetto alle donne che hanno un compagno senza disturbi e, in ogni caso, la loro soddisfazione sessuale risulta molto minore, come si evince dai risultati di alcuni studi.

L’anorgasmia permanente indica che il disturbo è sempre stato presente sin dai primi rapporti quindi più spesso nella donna giovane, mentre la forma acquisita indica un’insorgenza successiva ad un periodo di piacere sessuale normale, spesso secondaria ad altri fattori. L’anorgasmia, che rappresenta la principale disfunzione sessuale femminile può verificarsi in associazione ad altri disturbi sessuali della donna (per esempio, il disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione) o del partner (spesso in caso di eiaculazione precoce).

anorgasmia-eiaculazione-precoce-dbcL’impatto sulla donna
del disturbo di eiaculazione maschile
dipende anche dal tipo di orgasmo femminile.

 

Un’ampia indagine ancora in corso sull’orgasmo femminile, condotta in Italia dall’Associazione Italiana Sessuologia e Psicologia (AISPA) su 600 donne ha evidenziato come la differenza nel tipo di orgasmo possa determinare un diverso vissuto del disturbo disfunzionale del partner: le donne più orientate all’orgasmo clitorideo vivono – in genere – in maniera meno drammatica il deficit eiaculatorio del compagno. Pur considerando che circa il 23-24% delle donne riferisce di essere soddisfatta anche senza raggiungere l’orgasmo, in realtà il vissuto psicologico della rapidità del partner potrebbe essere ugualmente frustrante per la donna. Questo accade perché l’uomo si sente di per sé frustrato e non riesce ad occuparsi della soddisfazione sessuale della donna. Lo studio ha evidenziato che le donne con partner affetti da eiaculazione precoce, rispetto a quelle con partner senza disturbi, presentano più facilmente disturbi del desiderio e dell’eccitazione, della lubrificazione e dell’orgasmo. Questo sottolinea l’importanza della sintonia e del benessere sessuale tra i due partner.

“lo fingo abitualmente soprattutto per non deludere il partner”. Più del 60% delle donne coinvolte nello studio dell’AISPA ha dichiarato di fingere l’orgasmo. La donna, quindi, si assume una responsabilità, non raggiunge l’orgasmo, simula di raggiungerlo e spesso lo fa per proteggere il partner. Nel caso dell’EP, se una donna non riesce a raggiungere l’orgasmo perché il tempo maschile è troppo rapido, nel momento in cui simula e non lo dice si sta un po’ ingabbiando da sola: crea la premessa perché la coppia progressivamente non sia più in grado di parlare al suo interno del problema. Questa finzione, che probabilmente viene messa in atto dalla donna con le migliori intenzioni, produce in realtà dei pessimi risultati, in termini di soddisfazione relazionale e di comunicazione all’interno della coppia.

 

 

 

Fonti

American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. DSM-5° edizione. Ed Raffaello Cortina, 2014

AOGOI-SIU – Le disfunzioni sessuali della coppia. Conferenza stampa, Senato, Roma, 22 luglio 2013

Basson R – Human sex-response cycles. J Sex Marital Ther 2001; 27(1): 33-43

Basson R – Biopsychosocial models of women’s sexual response: applications to management of sexual desire disorders. Sexual and Relationship Therapy 2003, 18(1): 107-115(9)

De Vanna M, Del Pup L, Carlino D – Principi di sessuologia clinica. Società Editrice Universo, Roma, 2011

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