Quando il desiderio abbandona la coppia e si spegne la luce dell’intimità
La prevalenza dei disturbi del desiderio (libido), rispetto al totale dei disturbi sessuali, viene stimato intorno al 40-90% circa ed è in aumento. Il calo del desiderio e dell’eccitazione, almeno transitoriamente, colpisce di più le donne rispetto agli uomini.
DALLA PARTE DI LEI
I disturbi del desiderio sessuale interessano circa 2.5 milioni di donne. Il desiderio sessuale si riduce fisiologicamente con l’età mentre il disagio causato dalla perdita di desiderio sessuale è inversamente correlato all’età, essendo più elevato nella donna più giovane.
Nella maggioranza dei casi, dopo un periodo di normale desiderio/eccitazione compare il disturbo con un andamento episodico o ricorrente. Tra le donne possono manifestarsi sintomi diversi (ogni donna è un universo a sé), così come può essere variabile il modo di esprimere l’interesse e l’eccitazione sessuale. In genere, la donna con un calo del desiderio/eccitazione non ricerca stimoli erotici, non inizia l’attività sessuale di sua iniziativa, è riluttante quando la inizia il partner. Certe volte il desiderio sembra normale ma in realtà entrano in gioco esigenze e comportamenti non determinati dal desiderio sessuale: la donna, spesso anche in modo inconsapevole, accetta l’attività sessuale per soddisfare e/o compiacere il partner, per sentirsi nella norma, per provare a vedere se il desiderio viene facendo l’amore. In alcuni casi, il desiderio potrebbe non essere mai stato adeguato ma la donna non ha confronti per poterlo sapere (esperienze di un solo partner), altre volte scompare dopo essere stato presente o cambiando il partner, o manca in determinate situazioni o nei confronti di certi partner.
Dai racconti al femminile, si evince che spesso il disagio per la donna con un calo della libido non è legato direttamente al proprio mancato desiderio, ma piuttosto alle conseguenze negative che questo ha, o potrebbe avere, per la coppia, per la mancata soddisfazione del partner, soprattutto – se quest’ultimo – esprime un desiderio sessuale molto più alto.
Mancanza o significativa riduzione, di desiderio/eccitazione sessuale, come manifestato da almeno 3 dei seguenti problemi:
❶ Assente/ridotto interesse per l’attività sessuale
❷ Assenti/ridotti pensieri o fantasie sessuali/erotici
❸ Assente/ridotta iniziativa nel rapporto sessuale e generale rifiuto delle iniziative
del partner
❹ Assenza/riduzione dell’eccitazione/piacere durante l’attività sessuale in tutti o
quasi tutti (circa 75-100%) i rapporti sessuali.
❺ Assenza/riduzione del desiderio/eccitazione sessuale in risposta a possibili
stimoli sessuali/erotici interni o esterni (per es. scritti, verbali, visivi).
❻ Assenti/ridotte sensazioni genitali o non genitali durante l’attività sessuale in
tutti o quasi tutti (circa 75-100%) i rapporti sessuali.
Parole diverse, forme diverse del disturbo
Quali sono i principali fattori di rischio
Secondo alcuni studi sembra che sulle donne i fattori genetici abbiano una forte influenza sulla vulnerabilità ai disturbi sessuali legati al desiderio.
Quando desiderio ed eccitazione non “fanno più coppia” con orgasmo e non solo
I disturbi del desiderio e dell’eccitazione si “accoppiano” spesso ad altre disfunzioni sessuali e non, proprie della donna o del partner maschile, che interferiscono in ogni caso con il benessere della coppia.
L’associazione tra problemi di desiderio/eccitazione sessuale e altre difficoltà è estremamente comune. Nella donna può associarsi spesso a depressione, ansia, problemi di tiroide, incontinenza urinaria, secchezza vaginale e altri problemi medici. Anche l’artrite e le malattie infiammatorie intestinali o il colon irritabile sono associati a problemi di eccitazione sessuale. Lo scarso desiderio/eccitazione è condizionato anche da precedenti abusi sessuali o violenze e abuso di alcol e sostanze.
Il desiderio sessuale femminile può calare anche quando la donna ha ruoli multipli che le sottraggono tempo ed energie. Durante il climaterio, oltre alle modificazioni fisiche, il dedicarsi a figli e/o nipoti, ai genitori, talvolta malati e bisognosi di cure, al partner, in genere più anziano di lei e con eventuali esigenze specifiche, anche di salute, può indurre a desiderare e a ricercare meno l’intimità e l’attività sessuale rispetto ai periodi della vita in cui tutto il tempo e le attenzioni potevano essere rivolte esclusivamente alla coppia.
Fonti
American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. DSM-5° edizione. Ed Raffaello Cortina, 2014
AOGOI-SIU – Le disfunzioni sessuali della coppia.Conferenza stampa, Senato, Roma, 22 luglio 2013
De Vanna M, Del Pup L, Carlino D – Principi di sessuologia clinica. Società Editrice Universo, Roma, 2011